Charles Darwin era un socialista come me!

Categoria: Narrativa italiana
Autore: Marco Bonora
Editore: Casa Editrice Freccia D'Oro
Edizione: Brossura con ale
Genere: avventura
Pagine: 254
Anno: 2022

Un intrigo internazionale vedrà coinvolti due continenti pochi anni dopo la fine della Grande Guerra, prendendo l’avvio dalla misteriosa scomparsa di un passeggero imbarcato su di un piroscafo italiano in navigazione sull’ Oceano Atlantico verso il Mondo Nuovo. Il probabile innesco della intricata vi- cenda, potrebbe ricercarsi nello sviluppo di traffici affaristici sospettati di illegalità in seguito al primo conflitto mondiale del 1915-18, anni nei quali migliaia di giovani italiani saranno costretti, come i nostri due protagonisti colmi di sogni, Armando e Nando, a loro insaputa vicini di paese sulle due sponde del Reno fra Bologna e Ferrara, a partecipare alla rovinosa tragedia di una guerra che segnerà la fine del mondo ottocentesco al tramonto.

Marco Bonora classe 1956 vive a San Giorgio di Piano. Completa gli studi presso l’Università di Ferrara in “Scienze e tecnologie della comunicazione” e in “Scienze e tecnologie per i beni culturali”. Manager dell’industria del vetro per l’architettura nel settore marketing e commerciale, da oltre vent’anni si occupa della divulgazione con diverse pubblicazioni della storia e della manifattura artistica delle vetrate istoriate medievali e contemporanee. Ha pubblicato nel 2019 il suo primo romanzo storico Il soffio di Saint Denis con Edizioni Freccia D’Oro e l’anno seguente, sempre per la casa editrice centese, Il Tesoro del Guercino.

Nello stesso istante altre voci terrorizzate si levarono nella camerata: «Aiuto stiamo affondando e moriremo tutti affogati»; i più anziani citavano un piroscafo italiano, il Sirio, che molti anni prima era naufragato, portandosi sul fondo quasi tutti i migranti diretti a Buenos Aires ed ovviamente ritornava con forza anche il fantasma del Titanic. Chi premoniva una nuova catastrofe veniva tacciato di avere poca intelligenza perché così facendo spaventava i bambini che in generale continuavano a dormire, le donne perlopiù pregavano a voce alta la Madonna mentre il rumore di tutti gli oggetti di metallo, che fra di loro sbattevano e cadevano dai ripiani rotolando sul pavimento, creavano uno stato di panico generale aggravato e reso più cupo dalle luci fioche che illuminavano la notte le camerate di terza classe. «Armando, non ti devi preoccupare troppo», aggiunse Nando per tranquillizzarmi; «Non ti ho svegliato prima ma non riuscendo a dormire e pensando a casa sono uscito sul ponte a prua ma alcuni marinai mi hanno rassicurato che si trattava di una tempesta abituale in questo mare. Mi hanno comandato di rientrare immediatamente in camera, spiegandomi che le onde adesso erano molto alte e il vento da sud - ovest che ancora rinforzava presto si sarebbe attenuato e tutto sarebbe tornato tranquillo come prima.» «Ma Nando, ribattei, hai visto anche l’altezza delle onde? Da come la nave vibra dovrebbero essere altissime e sbattono violentemente contro le pareti metalliche della prua come volessero romperle. Io sono terrorizzato non riesco a rimanere qui rinchiuso. Adesso esco a vedere anche perché qui dentro il mal di mare ha iniziato a mietere le prime vittime e l’odore nauseante è insopportabile.»