ZERO

Categoria: Narrativa italiana
Autore: Roberto Tira
Editore: Casa Editrice Freccia D'Oro
Edizione: Marchio qualità
Genere: distopico
Pagine: 162
Anno: 2022

Oscure forze tramano nell’ombra per il solo piacere del potere... Chi si nasconde dietro a tutto questo? Chi vuole ciò? Oppure un neo-decadentismo si tratteggia all’orizzonte profilando una lenta ma inesorabile fine dell’era dei “Terrani”? Sapranno l’integerrimo giornalista Mattia Bookowski e il suo disilluso amico Jim Bob, portare allo scoperto queste oscure trame o tutto si tradurrà in una bolla? Ora, all’alba del Ventiquattresimo secolo, gli abitanti del pianeta si trovano di fronte a una immane catastrofe che potrebbe spazzare via l’intero genero umano. Nella loro lunga storia, hanno affrontato almeno altre due occasioni in cui hanno rischiato l’estinzione. Persone illuminate o semplicemente il senso di sopravvivenza hanno permesso che ciò non avvenisse. Questa volta i “Terrani” saranno messi a dura prova da una terribile calamità che li porterà ancora una volta sull’orlo del baratro.

All’alba dei “favolosi anni ‘60” l’Italia si apprestava a festeggiare il suo primo “Centenario”. A Torino veniva allestita per l’occasione ITALIA 61 dalle futuristiche ambizioni. Alla periferia ed ai margini di questo futuro in una serena domenica di aprile venne alla luce Roberto Tira. La cronaca odierna, invece, riporta il fatto che Roberto debutta con il suo primo racconto giallo JANUS e ora propone ai suoi lettori un’altra storia in un futuro molto lontano, ma che ha un sapore contemporaneo. Questo è frutto della fervida immaginazione di Roberto, ma che attinge ad una realtà odierna.

Lo schermo olografico del computer posto al centro della scrivania emanò una tenue luce rossastra quasi sembrasse arrossire sentendo quell’affermazione. Poco più che quarantenne prima di creare la Minako Corporation con l’aiuto di un vecchio amico il quale aveva creduto in lui era stato un giovane ingegnere sconosciuto. Un semplice ma rivoluzionario software che permetteva di applicare non un’ordinaria voce robotica sintetizzata, ma una vera e propria voce umana al proprio personal compu- ter lo aveva trasformato in un giovane di successo. Una cosa banale, si potrebbe pensare, nel Ventitreesimo secolo, l’epoca in cui viveva, ma come succede da sempre la rivoluzione stava nel fatto che fino a quel 2260 nessuno aveva pensato di portare ad un tale livello di veridicità quella tecnologia. Ormai i tempi in cui si era raggiunto l’obiettivo di un PC in ogni casa e in ogni postazione delle aziende era preisto- ria. Negli ultimi cinquant’anni la tecnologia legata ai computer aveva fatto tali passi da gigante che praticamente tutti i PC, gli holocellulari e tutte quelle diavolerie app&touch ormai a livelli sofisticatissimi, vennero aggiornati quasi automaticamente con la app VANI-S, che per esteso significa Voice Artificial Neuronal Intelligence-Smart dal significato non proprio profondo, ma se vogliamo molto emozionale.