Saisei La rinascita del sognatore

Categoria: Narrativa italiana
Autore: Noemi Scagliarini
Editore: Casa Editrice Freccia D'Oro
Edizione: Prefazione di Federico Moccia
Genere: Biografico
Pagine: 180
Anno: 2021

Omar è un ragazzo pieno di vita. Ama le feste, gli amici, gareggia con le moto da corsa e lavora come soccorritore sulle ambulanze. Però, proprio durante la fine di un turno di lavoro, il 29 giugno 2011, la sua vita viene sconvolta. Un incidente lo getta in un baratro che lo isola dal mondo e gli toglie la voglia di sorridere. Solo la fatica e la determinazione lo sproneranno a intraprendere un percorso di riscatto persona- le, una rinascita dalle ceneri come fosse un’araba fenice. Un reinventarsi che Omar decide di scrivere sulla sua pelle con l’inchiostro, anche se il suo tatuaggio più bello è il sorriso che ha ritrovato sul proprio volto.

Noemi Scagliarini nasce a Bologna nel 1988 e consegue la laurea in Medicina e Chirurgia. Oltre alla professione medica e alla famiglia, nel tempo libero coltiva le sue passioni: la lettura e la scrittura. Nel 2018 pubblica, insieme a un’amica, un romanzo per ragazzi “Il ladro di ricordi”, edito da Edizioni Freccia d’Oro e a questo fa seguito nel 2019 il proseguo “Il sigillo del leone” e il suo primo romanzo d’avventu- ra interamente scritto di suo pugno “La rosa fantasma”, pubblicati dalla medesima casa editrice. Nel 2020 vince il concorso “Il cantiere delle storie” e partecipa alla stesura del libro di Federico Moccia “La ragazza di Roma Nord”, edito da Edizioni Sem.

Omar si trovava in piedi accanto alla macchinetta del caffè. Una mano appoggiata a essa e l’altra mano in tasca, che fa- ceva muovere le monete, mentre guardava con lo sguardo stanco cosa selezionare. Era notte inoltrata e la stanchezza si iniziava a far sentire. Quella sera c’era una calma apparente in città e la centrale del 118 era abbastanza tranquilla. La pala sul soffitto continuava a girare, illudendo i soccorritori che la temperatura di quella calda notte estiva si potesse abbassare anche solo di qualche grado. In realtà era un puro miraggio e Omar sentiva la divisa catarifrangente attaccata alla pelle. La macchinetta con un rumore metallico triturò i chicchi e ben presto un aroma di caffè invase l’aria. Soddisfatto Omar aprì il piccolo sportellino e prese il bicchiere molto caldo, quasi ustionante, e iniziò a mescolare. Poi, lentamente, strisciando un po’ i piedi resi pesanti dagli scarponi dati in dotazione, si avvicinò al divanetto dove era seduto il suo collega.